I nostri consigli - Non-fiction

Il giardino è da sempre, e in tutte le culture, luogo privilegiato per la contemplazione, la riflessione; la cura di sé... Luogo di elezione per la teologia, la filosofìa e la meditazione. Giardini concreti e immaginari, orti cintati e paradisi terrestri, che la cultura occidentale ha destinato al riparo dal mondo circostante, alla riflessione, alla metafìsica e affidato all'etica del giardiniere. Ecco allora una storia della relazione tra giardino e saggezza in Occidente, dalla Grecia antica alla contemporaneità, dalla tradizione biblica a quella poetica, che ancora oggi si rivela rapporto imprescindibile per la ricerca di una buona vita. L'indagine diventa allora un itinerario singolare tra strutture del giardino e pratiche del pensiero, accompagnati da Epicuro e Platone, Sant'Agostino e Montaigne, Shakespeare e Nietzsche, e dall'insieme della nostra cultura letteraria e filosofica che nel giardino ha le sue radici.
Hervé Brunon, Giardini di saggezza in Occidente, Derive Approdi 2017

La follia è un tema che attraversa la discussione culturale, scientifica e filosofica della nostra epoca e attorno a essa vengono a convergere questioni di impostazione generale, che travalicano il perimetro della semplice clinica ed investono il modo stesso di concepire la vita e l'esistenza umana. Questo volume mette a confronto le principali direzioni di ricerca e di studio sulla follia per avere una visione d'insieme delle prospettive in gioco e comprendere la struttura, il significato e la genesi del fenomeno: dalla psichiatria biologica e neurocognitiva (Kraepelin, Edelman, LeDoux, Ellis, Beck, Frith) alla galassia psicanalitica (Freud, Jung, Klein, Lacan); dalla psicopatologia fenomenologica (Minkowski, Binswanger, Straus) alle radici sociali della follia e della psichiatria (Laing, Goffman, Scuola di Palo Alto, Foucault). Soltanto l'incontro tra varie linee interpretative e la contaminazione di posizioni e linguaggi diversi permette, infatti, di cogliere tutte le sfaccettature di un fenomeno complesso e pluristratificato come la follia.
Vincenzo Costa, Teorie della follia e del disturbo psichico, ELS 2017

Non c'è lingua e non c'è epoca in cui non si sia giocato con le parole: troviamo giochi di parole nei testi più solenni di religioni, letterature, filosofie. Sono una dimensione comune a tutti: dagli analfabeti ai premi Nobel. Ed è proprio dalla classicità e dal folklore che la cultura di massa ha ripescato le più curiose ed enigmatiche combinazioni linguistiche per adattarle alla contemporaneità. Dall'enigmistica alla pubblicità, dalla satira ai tweet, la lingua mette in gioco le parole in modo che ci avvincano ancora prima che convincerci. In queste pagine Stefano Bartezzaghi ci spiega la natura di queste scintille dell'intelligenza e ci invita ad appropriarcene.
Stefano Bartezzaghi, Parole in gioco, Bompiani 2017


In "La fabbrica della certezza scientifica" John Zachary Young, tra i più influenti studiosi della biologia del cervello del secolo scorso, mette momentaneamente da parte i panni del ricercatore di laboratorio e veste quelli dello scienziato tout court, capace di riflettere sui metodi, sul ruolo pubblico e sulle conseguenze della pratica scientifica. Come affrontare il problema dell'uomo alla luce degli ultimi studi sul cervello? Quale deve essere il ruolo dello scienziato nel «racconto» divulgativo delle sue scoperte? Come superare gli «errori» commessi della scienza? Come insegnava Cartesio, solo nella certezza del dubbio si ha una onesta pratica intellettuale, e questo rimane ancora oggi il viatico per una buona scienza.
John Zachary Young, La fabbrica della certezza scientifica, Bollati Boringhieri 2017

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